Grazie


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Grazie è una parola molto usata nel linguaggio colloquiale. Una parola come tante altre, che racconta dunque una storia e che vuole significare, rappresentare, raffigurare una determinata azione. Si dice grazie per ringraziare una persona che probabilmente ti ha aiutato, ti ha assistito, ti ha fatto un regalo, un dono.

“Grazie” viene dal latino “gratiae” che a sua volta è calco del greco “χαριτες”, plurale di “χαρις”, che significa dono. Da “χαρις” vengono parole come carità, la propensione al dono; carisma, sono chiamati così i doni dello spirito; carezza, il piccolo dono. Ti chiamo caro per dirti che per me sei prezioso come un dono. Per analogia caro può essere anche qualcosa di costoso, quindi di prezioso. Da qui anche carestia, carenza, che rappresentano la mancanza di qualcosa di necessario, di qualcosa di prezioso, di un dono.

Grazie non è soltanto un controdono, bensì un dono incondizionato, libero, un dono che non attende di essere ricambiato. E prego? Che cosa significa prego?

Tratto dal libro “Ecologia della Parola” di Massimo Angelini.

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