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Trama

Cinque studenti sono costretti a trascorrere un'ora di punizione nella stessa aula. Bronwyn, studentessa modello, Nate, giovane spacciatore in libertà vigilata, Cooper, la promessa del baseball, Addy, la ragazza popolare, e Simon, l'emarginato, che, per prendersi la sua rivincita su chi lo ha sempre trattato male, si è inventato una app che rivela ogni settimana dettagli piccanti della vita privata degli studenti. Dall'aula, però, solo in quattro usciranno vivi. All'improvviso Simon cade a terra e muore. All'inizio si pensava fosse un malore, ma quando scoprono che si tratta di un omicidio il mondo di Bronwyn, Nate, Cooper e Addy crolla. La polizia, inoltre, scopre che i protagonisti di un ultimo post mai pubblicato di Simon sono proprio loro.
di Karen M. MacManus
Editore: Mondadori
Fascia di età consigliata: da 15 anni

Uno di noi sta mentendo


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Era una bugia che raccontavo perché era più facile della verità. E perché un po’ ci credevo. So cosa significa raccontarsi una bugia così tante volte da farla diventare realtà. Ma la verità viene sempre fuori. Prima o poi.

Uno di noi sta mentendo è un romanzo che racconta una storia appassionante, che terrà incollati alle pagine fino alla fine. Tutto parte dalla morte di un ragazzo, Simon, che si trovava in un’aula in punizione con altri 4 ragazzi con cui non ha assolutamente in comune: Bronwyn, la “brava ragazza”, Addy, la classica ragazza popolare, Nate, un giovane in libertà vigilata per spaccio di erba, e Cooper, la promessa del baseball. Simon, però, era l’emarginato e aveva creato un app, “Senti Questa”, che rivelava ogni settimana dettagli piccanti della vita privata degli studenti. La polizia scopre che i protagonisti di un ultimo post mai pubblicato di Simon sono proprio loro, Addy, Bronwyn, Cooper, Nate. I quattro ragazzi da semplici testimoni diventano i principali indagati dell’omicidio. Nessuno dei cinque ragazzi è davvero e fino in fondo come appare.

Questo libro è stata un’estrema sorpresa per me: ammetto che la presentazione dei personaggi, incarnazione dei classici stereotipi dei film americani, non mi aveva convinto del tutto. Fortunatamente durante la narrazione i personaggi si sono evoluti notevolmente e vengono fatti venire a galla insicurezza, segreti profondi, obblighi, responsabilità e necessità di essere accettati. L’evoluzione della storia procede in modo scorrevole e il finale non è per niente scontato. Oltre alle indagini sono raccontati, soprattutto, dettagli delle vite dei quattro ragazzi che fanno capire meglio i motivi di alcune scelte e comportamenti. Si scopre, così, che niente è come sembra e che tutti hanno i loro problemi e le loro responsabilità.

La narrazione è affidata ai quattro personaggi principali, che si alternano a raccontare la vicenda dal proprio punto di vista. Questa scelta, però, non risulta essere pesante e fa in modo che si abbia una visone a 360 gradi di quello che accade. Non pensate, però, di leggere un vero e proprio giallo: l’indagine è solo il filo conduttore della storia, che, in realtà, mostra le vite dei quattro ragazzi, ormai così stravolte.

In generale consiglio a tutti coloro che vogliono un libro leggero dai toni giovanili e dall’evoluzione per niente scontata.

Sono coinvolti tutti allo stesso modo, o c’è qualcuno che tira i fili? Chi è il burattinaio e chi è il burattino? Vi darò un indizio di partenza: tutti mentono.

 

 

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