Il ritorno


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2 ottobre 2020 la tempesta Alex ha devastato i territori delle Alpi Marittime, a cavallo del confine italo-francese, provocando la morte accertata di 16 persone e la “scomparsa” di altre 12, i cui corpi non sono mai stati rinvenuti. La furia delle acque ha travolto abitazioni, ponti, strade, linee elettriche, impianti sciistici. Neanche i lupi del parco Alpha, presso Saint Martin Vesubie, sono riusciti a salvarsi.

Quest’anno finalmente sono potuta  tornare tra le montagne del Boreon, attraversando la valle della Vesubie. Il paesaggio è stato completamente stravolto. Nel letto del fiume sono ancora al lavoro le ruspe. Ci sono ammassi di alberi divelti, enormi rocce trascinate  dalla corrente in quella tragica notte. Una strada provvisoria, in mezzo all’alveo, come una lunga cicatrice, collega il paese di Saint Martin con la frazione del Boreon. Viaggiamo in mezzo a case distrutte o sommerse dai massi; qualcuna in equilibrio precario sulle sponde. Solo ora mi accorgo della presenza di tanti piccoli rii che confluiscono nel fiume: in passato erano nascosti dalla vegetazione, adesso invece sono un largo solco illuminato dal sole.

Poi ecco apparire l’accueil della stazione, il negozio dove si noleggiano gli sci e la pista. In mezzo a tanto candore per qualche ora dimentico tutto. La magia di questo posto, immerso tra i larici e gli abeti, non è stato cancellato.

Case sospese del Boreon

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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