La settimana alternativa


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Una settimana di esperienze vissute uscendo dalla didattica tradizionale, abolendo la campanella, mettendo per un attimo in disparte il manuale, confrontandoci con il mondo, le sue storie, i suoi problemi e raccogliendo stimoli da sviluppare.  Perché solo guardando il mondo possiamo crescere.

Abbiamo lavorato insieme: gli insegnanti tra di loro, gli alunni all’interno della stessa classe, con le classi parallele, con gli esperti che sono venuti a trovarci o che siamo andati a trovare, con i ragazzi e docenti dell’alberghiero o con gli studenti universitari. Perché solo stando con gli altri possiamo lavorare.

Abbiamo danzato, ascoltato il suono di strumenti musicali, abbiamo disegnato dal vero, abbiamo scolpito il legno, siamo andati a cavallo, a teatro, abbiamo fatto esperimenti, abbiamo praticato nuovi sport, abbiamo esplorato i dintorni, abbiamo imparato a riconoscere rocce e insetti, abbiamo programmato i nostri robot e costruito ponti. Perché solo provando a fare possiamo sapere.

Ogni giornata ha previsto un momento di riflessione, attraverso un diario di bordo, per capire che cosa ognuno ha imparato, cosa ha funzionato, cosa deve essere migliorato per l’anno prossimo e per gli alunni che verranno. Perché solo fermandoci un attimo a pensare possiamo dare un significato a ciò che viviamo.

Un’esperienza che si ripete da quattro anni  ma che ci lascia sempre qualcosa di nuovo.

English summary:

Our teacher Sabrina Cavallo, through the lens, tells us how, after four years, alternative week gives us something new anytime.

Working together, boys, girls, teachers, experts, students and pupils danced, they played musical instruments, they drew outdoors, they carved the wood, they played sports, they recognised insects and plants, they drove robots, and they builded bridges.

Thanks to the diary written day by day we can understand what we did and we can improve for the next year. Moreover we freeze the time in order to give a meaning to what we lived.

 

 

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